Il design inclusivo, secondo la Dichiarazione di Stoccolma del 2004, è il design per la diversità umana, l’inclusione sociale e l’uguaglianza.
La progettazione accessibile è un aspetto che riguarda sempre di più non solo spazi privati o pubblici, ma anche servizi e prodotti. Il design inclusivo, definito anche Design for all e Universal Design, sta prendendo sempre più piede ai giorni nostri.
Ciò che viene realizzato sulla base di questo tipo di progettazione si caratterizza per:
- essere utilizzato da un gran numero di persone, indipendentemente dalle proprie capacità e dall’età;
- avere dei principi etici alla base della sua progettazione.
I prodotti progettati seguendo i principi del design inclusivo nascono dall’osservazione, ricerca e richieste degli individui. Nel design tradizionale, invece, la progettazione ha come parametro “l’utente standard”, che di fatto non esiste. La realtà, infatti, presenta sfaccettature e abilità diversificate nelle persone. Anche il design, perciò, deve essere concepito considerando la normale diversità che esiste nel mondo.
Una maggiore sensibilizzazione nei confronti della questione delle barriere architettoniche è emersa negli ultimi 20 anni rispetto al passato. L’abbattimento delle barriere architettoniche è una parte rilevante del processo di progettazione nel Design for all.
Nel design inclusivo vi sono degli aspetti da tenere in considerazione, anche in prospettiva futura:
- Invecchiamento e longevità della popolazione.
- Ruolo della tecnologia. Può contribuire ad aiutare a livello concreto il quotidiano delle persone, sempre più avvezze al suo uso.
- Dignità delle persone.
- Usabilità dei prodotti. Il prodotti concepiti secondo i principi di design inclusivo vogliono essere facili da comprendere e utilizzare.
- Estetica dei prodotti. Si tratta di un aspetto non relegato in secondo piano. Per esempio, gli ausili per disabili non vogliono ricordare un contesto ospedaliero.
Progettare secondo i principi di design inclusivo significa adottare un approccio volto alla creazione di nuove soluzioni di qualità, stimolo all’innovazione e di interesse collettivo.
“Pensare accessibile” significa quindi utilizzare nuovi materiali e metodi sulla base delle esigenze reali delle persone. Il risultato sono dei prodotti innovativi e per tutti.